Funzioni Cognitive

Con l’invecchiamento, è normale perdere parte delle funzioni cognitive, così si è più predisposti alla dimenticanza.

Neuraxpharm fornisce alternative naturali per la funzione cognitiva: una volta che il medico ha determinato le esigenze specifiche del paziente, può prescrivere il prodotto che meglio si adatta alle sue esigenze e condizioni.

Scopri di più sul modo in cui il cervello immagazzina e recupera le informazioni e sul modo in cui si può aiutare la memoria.

Cosa sono le funzioni cognitive?

La memoria rappresenta il processo di raccolta delle informazioni dall’ambiente circostante, di elaborazione e immagazzinaggio, e in seguito di richiamo di quanto è stato conservato. Esistono tre processi principali coinvolti nella memoria: codifica, memorizzazione e recupero.

I momenti fugaci in cui si ha necessità di ricordare qualcosa, come un numero di telefono da comporre, sono memorizzati nella memoria a breve termine per un brevissimo periodo, mentre le esperienze di vita hanno più probabilità di essere conservate nella memoria a lungo termine.

Le funzioni cognitive come la percezione, l’attenzione, la memoria, l’apprendimento, il pensiero, il processo decisionale e il linguaggio sono le abilità mentali necessarie allo svolgimento di qualsiasi attività, da quelle relativamente semplici alle più complesse. Queste includono la consapevolezza, la gestione delle informazioni, la memoria e il ragionamento. Dal lavaggio dei denti all’uso di internet o alla lettura di un libro, tutte queste attività sono realizzate utilizzando le proprie capacità cognitive.

 

Cosa significa avere funzioni cognitive buone?

Avere funzioni cognitive buone significa essere in grado di pensare, imparare e ricordare chiaramente.

Per dare un senso al mondo circostante, la memoria assorbe le informazioni tramite i cinque sensi – la vista, l’olfatto, il gusto, il tatto e l’udito – per catturare in dettaglio momenti da ricordare a breve o a lungo termine.

Questa visione dettagliata viene immagazzinata e può essere richiamata con o senza l’ausilio dei sensi. Ad esempio, se si è scoperta un’allergia ad un certo tipo di cibo, non sarà necessario provare a mangiarlo di nuovo per ricordarsene. Tuttavia, stimoli come una foto, un profumo o un brano musicale possono essere particolarmente potenti nel richiamare ricordi cari.

Cause di scarse funzioni cognitive

Il declino cognitivo fa parte del normale processo di invecchiamento. Mentre tale declino è minimamente legato all’età per quanto riguarda le funzioni mentali come il vocabolario, la conoscenza generale e alcune abilità numeriche, altre capacità cognitive iniziano a diminuire già dalla mezza età. Queste includono aspetti della memoria, della velocità di elaborazione, del ragionamento e dello svolgimento di più funzioni contemporaneamente.

È abbastanza normale per chiunque dimenticare le cose di tanto in tanto. Ad esempio, si scopre che a volte occorre un po’ di tempo per ricordare una particolare parola che si vuole usare in una conversazione. Ma si tende a scoprire che vi sono meno probabilità di dimenticare qualcosa di importante, come un compleanno o un anniversario speciale.

È vero che alcune persone sembrano avere una memoria eccellente, mentre altre sono più predisposte a dimenticare. Esistono anche alcuni scenari che possono influenzare la memoria e le funzioni cognitive. Questi includono:

  • Scarsa concentrazione: Quando il livello di concentrazione è coinvolto, si tende ad essere distratti. Questo è dovuto al fatto che esso può influenzare la capacità di conservare le informazioni come farebbe normalmente. La scarsa concentrazione può essere il risultato di situazioni di stanchezza o noia. Tuttavia, può anche essere legata ad altre condizioni psicologiche.
  • Malattia fisica: Quando si avverte dolore, anche la concentrazione e la memoria possono esserne influenzate. Alcune malattie possono anche avere effetto direttamente sul modo in cui funziona il cervello. Ad esempio, una tiroide ipoattiva può rallentare le funzioni del corpo. Questo include le funzioni del cervello, che possono rendere il soggetto più smemorato. Anche le infezioni del torace e dell’urina possono talvolta causare confusione improvvisa e disturbi di memoria, in particolare negli anziani.
  • Scarsità di sonno: dormire poco può causare problemi temporanei alla memoria e alle funzioni cognitive. Un sonno insufficiente può compromettere la capacità di concentrazione e di apprendimento in modo efficiente. Inoltre, il sonno gioca un ruolo fondamentale nel fissare i ricordi nella memoria in modo che possano essere richiamati in futuro.
  • Farmaci: alcune medicine possono causare confusione e perdita di memoria in alcune persone. Questi includono alcuni farmaci sedativi, antidolorifici e steroidei. 
  • Stress: l’eccessivo rilascio di ormoni dello stress, come il cortisolo, può influenzare il richiamo della memoria a lungo termine. Lo stress può anche influenzare la nostra funzione cognitiva a breve termine, rendendo difficile prestare attenzione e concentrarsi sulle attività attuali; inoltre lo stress cronico può provocare un lieve deterioramento della memoria. Tuttavia, un livello normale di stress può anche migliorare il richiamo della memoria immediata a breve termine.
  • L’invecchiamento: a causa di esso, può diventare più difficile ricordare le cose. Questo fenomeno è noto come deterioramento della memoria connesso all’età. Molte persone anziane presentano questo sintomo comune, che di solito è dovuto al declino cognitivo previsto dal normale invecchiamento e non necessariamente allo sviluppo di un disturbo. Può essere più difficile imparare nuove abilità quando si invecchia, e si potrebbe scoprire che si dimenticano più facilmente i nomi delle persone incontrate di recente.

Aspetti da controllare

Il declino cognitivo fa parte del normale processo di invecchiamento. Si verificano giorni in cui è più difficile ricordare qualcosa, che si tratti di richiamare un ricordo particolare o di trovare le parole necessarie per esprimersi durante una conversazione, mentre in altri giorni, la memoria è nitida e non vi sono problemi con la capacità di comunicare.

Tuttavia, nel deterioramento cognitivo lieve, le variazioni nelle capacità cognitive tendono a superare i normali e attesi cambiamenti connessi all’invecchiamento.

I sintomi del deterioramento cognitivo lieve sono spesso vaghi e caratterizzati da difficoltà di memoria, linguaggio, pensiero e giudizio. Essi comprendono la perdita di memoria, i disturbi del linguaggio (difficoltà a trovare le parole giuste), il deficit di attenzione (difficoltà a seguire o a concentrarsi sulle conversazioni) e il disorientamento nell’ambiente familiare.

Il declino cognitivo legato all’età e il deterioramento cognitivo lieve possono aumentare il rischio di demenza; tuttavia nei casi in cui il deterioramento cognitivo lieve è causato da una condizione di salute generale, come la scarsità di sonno, la cognizione può essere migliorata o rimanere stabile se la causa viene affrontata.

Soggetti predisposti

Quando si invecchia, spesso diventa più difficile ricordare le cose. Questo fenomeno è noto come deterioramento della memoria connesso all’età. È una parte comune del processo di invecchiamento, ma non è legata alla demenza.

In caso di disturbi di memoria associati all’età, si noterà che l’apprendimento di nuove abilità tende a diventare più difficile in età avanzata, o sarà più facile dimenticare i nomi delle persone incontrate di recente.

Si ritiene che allenare il cervello in età avanzata possa aiutare a contrastare lo sviluppo di tale declino nella funzione della memoria e nelle capacità cognitive.1

Sono disponibili online molti test e quiz sulla memoria che possono indicare se il livello di smemoratezza può essere motivo di preoccupazione. È consigliabile parlare con il medico di eventuali sintomi di perdita di memoria o segnali di declino cognitivo verificatisi di recente.

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Cosa si può fare per mantenere conservare la funzionalità cognitiva?

Piccoli vuoti di memoria di tanto in tanto sono relativamente comuni, e le persone di tutte le età usano comunemente semplici tecniche di aiuto della memoria, come la lista della spesa prima di andare al supermercato o impostare promemoria telefonici per i prossimi eventi. 

Esistono diversi modi per aiutare a mantenere una buona memoria e funzione cognitiva. 

Leggere regolarmente, fare ogni giorno un Sudoku o un cruciverba sul giornale, memorizzare le parole di una poesia o di un’opera teatrale, o imparare qualcosa di nuovo può aiutare a mantenere la memoria in buona forma.

I vuoti di memoria possono essere esacerbati da stanchezza, malessere, stress, ansia e dall’eccessiva concentrazione su troppe cose contemporaneamente. I cambiamenti che possono essere applicati per migliorare il benessere includono una dieta sana, una regolare attività fisica, abbondante sonno e mantenimento della mente attiva. Tutti questi elementi possono giovare al benessere fisico e mentale.

Dieta

Seguire una dieta sana e varia fornisce al cervello nutrienti essenziali che aiutano a mantenere una buona funzione cognitiva.

È utile mangiare cibi ricchi di acidi grassi Omega-3, che si trovano in pesci quali salmone, sgombro e sardine, e fonti vegetali, come i semi di lino; seguire una dieta mediterranea, ricca di grassi sani e insaturi, e mangiare molta frutta e verdura, che, abbassando l'infiammazione nel cervello, sono di ausilio nel declino cognitivo connesso all'età.

Inoltre, alcuni integratori alimentari possono essere usati per supportare la normale funzione cognitiva.

Attività fisica

L'attività fisica può aiutare ad aumentare la funzione cognitiva e la memoria, in modo indiretto migliorando l'umore, riducendo lo stress e favorendo un sonno migliore, e in modo diretto riducendo l'infiammazione, migliorando il flusso di sangue al cervello e aumentando le sostanze chimiche che favoriscono la crescita di nuove cellule cerebrali.

L'esercizio quotidiano, anche se minimo, mette in movimento il corpo e mantiene il cervello in salute. L'attività fisica, come camminare, gli sport di squadra, l'aerobica, il ciclismo, la palestra e anche lo yoga supportano la funzione cognitiva e aumentano la memoria.

Tecniche per una buona funzione cognitiva

Inoltre, esistono diverse tecniche specifiche che possono aiutare a migliorare il mantenimento della memoria:

  • La meditazione: quando si medita, si impara ad essere consapevoli, e questo può avere un effetto profondo sul cervello. La ricerca ha scoperto che fare una sessione al giorno di meditazione per sole otto settimane può portare a cambiamenti nella materia grigia del cervello, cioè l'area responsabile della regolazione emotiva, della pianificazione e della risoluzione dei problemi. È stato anche dimostrato che la mindfulness aumenta la densità dell'ippocampo, la parte del cervello connessa alla memoria e all'apprendimento.
  • Visualizzazione: l'uso di questo approccio può portare a un migliore mantenimento della memoria. Il segreto è coinvolgere i sensi quando si crea un'immagine nella mente di ciò che si vuole ricordare. La visualizzazione può aiutare a creare forti ricordi, fornendo quanti più dettagli possibili, usando i sensi in combinazione per avere una visione, una sensazione, un suono, un odore e un sapore di qualcosa.
  • ‘Chunking': il cervello è predisposto a cercare schemi e fare collegamenti. Questo è il motivo per cui lunghe file di numeri o grandi liste spesso non si fissano nella mente. Quando si pensa anche che la memoria a breve termine è limitata in ciò che può contenere, raggruppare gli elementi insieme è un modo efficace per creare modelli che il cervello troverà più facili da ricordare.
    Il "chunking", che si basa sulla pratica mnemonica, cioè un sistema di creazione di modelli con liste e idee per aiutare a ricordare, può essere usato come aiuto verbale e visivo. Ad esempio, raggruppare gli articoli di una lista della spesa in lotti più piccoli, magari basati sui tipi di cibo, o leggerli ad alta voce può aiutare a memorizzarli.
  • Attività: mantenere il cervello attivo è importante per avere una buona funzione cognitiva e migliorare la memoria. Questo potrebbe includere la stimolazione intellettuale, data da parole crociate o altri puzzle, l'interazione sociale, cioè incontrare gli amici e la famiglia o entrare in un gruppo, e l'allenamento della memoria, che può essere semplice come osservare il mondo circostante e notare e visualizzare i dettagli.

Studi scientifici

La ricerca sulla memoria e sulla funzione cognitiva è varia e diffusa: spazia da studi che utilizzano il neuroimaging per aiutare a capire la biologia del deterioramento della memoria in età avanzata, a metodi di psicologia sperimentale, che testano le teorie comportamentali della mente, oltre a considerare tecniche di intervento, come l’allenamento cognitivo e i cambiamenti allo stile di vita, per migliorare la memoria e la funzione cognitiva.

Ad esempio, la ricerca ha scoperto che avere una visione positiva della vita può proteggere la memoria, quando si invecchia. Le persone che si sentono entusiaste e allegre hanno quello che gli psicologi chiamano “effetto positivo”: i ricercatori hanno scoperto che questo può proteggere dal declino della memoria, che è più rapido in età avanzata.

Fonti di riferimento

  1.  Hölzel BK, Carmody J, Vangel M et al. Mindfulness practice leads to increases in regional brain gray matter density. Psychiatry Res. 2011;191(1):36-43. doi:10.1016/j.pscychresns.2010.08.006
  2. Konovalov A, Krajbich I. Neurocomputational dynamics of sequence learning. Neuron. 2018;98(6):1282-1293.e4. doi:10.1016/j.neuron.2018.05.013
  3. Park DC, Festini SB. Theories of memory and aging: a look at the past and a glimpse of the future. J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci. 2017;72(1): 82-90. doi:10.1093/geronb/gbw066
  4. Hittner EF, Stephens JE, Turiano NA, Gerstorf D, Lachman ME, Haase CM. Positive affect is associated with less memory decline: evidence from a 9-year longitudinal study. Psychol Sci. 2020;31(11):1386-1395. doi:10.1177/0956797620953883
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